In un primo momento era considerato un effetto normale dell'invecchiamento, ma ora sappiamo che il Mild Cognitive Impairment (MCI) è una sindrome che colpisce sempre più persone anziane. Conosciuto anche come MCI, causa problemi di memoria e di concentrazione, che possono portare a un rischio di demenza.
Il progetto europeo engAGE fa parte del programma Active Assisted Living (AAL) ed è coordinato dall'Università di Cluj-Napoca (UTCN). Avrà una durata di 30 mesi, a partire da dicembre 2021 fino a maggio 2024. Quattro paesi partner lavoreranno all'intero progetto (co-creazione, sviluppo e valutazione), vale a dire Romania (Technical University of Cluj-Napoca), Norvegia (Tellu AS e Karde AS), Svizzera (University Hospital of Geneva) e Italia (IRCCS INRCA). Il consorzio include anche la società rumena IRIS Robotics, in visione di una soluzione robotica.
Lo scopo del progetto engAGE è quello di combattere e rallentare la progressione dei disturbi cognitivi. Il robot sarà in grado di supportare le attività quotidiane fornendo passo dopo passo promemoria e istruzioni, aiutando così gli anziani nelle attività quotidiane. In termini di interazione sociale, la soluzione proposta da engAGE permetterà agli utenti di impostare facilmente le videochiamate con familiari ed amici. Saranno offerti anche laboratori teatrali per stimolare lo stato cognitivo degli anziani. Condivideranno storie su eventi e ricordi passati o prenderanno parte a dialoghi e giochi di ruolo drammatici. Il teatro e la narrazione possono migliorare la qualità della vita e il benessere delle persone anziane in modo che siano in grado di preservare la loro identità, ridurre l'ansia, limitare la perdita di memoria e i problemi di comunicazione.
Al fine di presentare una soluzione di questo tipo sul mercato, è necessario eseguire dei test con gli utenti finali in diverse fasi. L'approccio metodologico del progetto centrerà il design sull'utente, con lo scopo di includere il pubblico-target nella fase di co-creazione e nelle fasi di sviluppo e valutazione. Saranno quasi 200 gli utenti finali (anziani con lieve decadimento cognitivo, badanti, assistenti familiari, assistenti sociali, medici, ecc.) che parteciperanno in maniera continuata alla valutazione della soluzione robotica nei tre paesi partner: Svizzera, Norvegia e Italia.